Si lascia Lipari imboccando Marina
Lunga e, a sinistra, la strada panoramica che conduce verso Canneto (proseguendo
diritto
da Marina Lunga, un tunnel permette di superare il promontorio
di Monte Rosa in breve tempo ma senza poter vedere il panorama).
I tornanti risalgono le colline tra case e ville eoliane, lasciando
intravedere a tratti scorci della rocca del Castello e della parte
meridionale dell'isola.
Il borgo di Canneto, esteso lungo l'omonima
e bella spiaggia, è nato per ospitare le famiglie degli
operai che lavoravano nelle vicine cave di pomice.
In fondo al
paese vi è, a sinistra, una deviazione che risale fino alla
contrada di Lami, dalla quale si osserva uno straordinario panorama
sulle isole e da lì è possibile partire per una breve
escursione fin sulla cresta del cratere delle Rocche Rosse.
Rientrando
lungo la strada costiera si percorrono i fianchi del monte Pelato
e si attraversano le cave di pomice il cui bianco splendente, fino
a qualche anno fa, era la nota cromatica dominante anche sulla
spiaggia. Vecchi pontili arrugginiti e caseggiati fatiscenti sono
ciò che resta della poderosa attività estrattiva
di un non lontano passato.
Proseguendo, si raggiunge la piccola
spiaggia di Porticello con il suo ampio parcheggio e alcuni chioschi
che vendono bibite, spremute e spuntini.
La strada taglia le colate
delle Rocche Rosse e, con una breve escursione a piedi, è possibile
penetrare in questo impressionante paesaggio contrassegnato da
agglomerati lavici dai profili taglienti e contorti e con colorazioni
brune e ocra.
Risaliti in auto, si raggiunge in breve la bella
spiaggia di Acquacalda e l'ultimo, grande pontile utilizzato per
l'attracco delle navi che trasportavano la pomice. La strada sale
di quota lungo i fianchi del monte Chirica e attraversa una fitta
gariga che in primavera scoppia in un'esplosione fantastica di
colori.
Si cammina dirimpetto all'imponente isola di Salina per
tutto il tratto che conduce fino all'agglomerato di Quattropani.
Da qui fino a Piano Conte si attraversa la Lipari rurale: si incontrano
vigne e campi per buona parte ancora coltivati tra i quali sono
disseminate case tipiche eoliane. Da Quattropani ci si può inerpicare
sul monte fino a raggiungere la Chiesa Vecchia.
Tornati sulla strada
principale si raggiunge in breve tempo la frazione di Chirica Rasa;
poco oltre è possibile imboccare una stradella che conduce
fino alle antiche miniere di caolino e alle fumarole ancora qui
esistenti. È questo uno dei luoghi più straordinari
e meno visitati dell’isola.
Poco più avanti la parete
torna di grigio basalto e si fa a picco. Guardando verso il mare
dominano il paesaggio di aguzzi timponi Ospedale e Petaso. Un sentierino
risale la cresta del timpone e vale l apena raggiungerne la cima
(10–15 minuti), per osservarne i panorami verso il mare,
sul versante opposto, verso la grande parete rocciosa a strapiombo.
Tornati sulla strada principale si raggiunge subito Piano
Conte e, superato l’abito, si imbocca la strada a destra così da raggiungere e
visitare le terme di San Calogero.
Tornati indietro, si raggiunge in breve
il mitico belvedere di Quattrocchi. Da qui si osserva uno dei più straordinari
panorami che la Sicilia è capace di offrire. Di fronte, si spalanca
la scogliera a picco di Sotto il Monte con l’incredibile contorno di
Punta berciato, dei faraglioni di Pietra Lunga e Pietra Menalda e lo sfondo
incombente e impressionante di Vulcano.
Lo spettacolo più coinvolgente
comincia poco prima del tramonto, quando i raggi di sole che colpiscono questo
dipinto della natura danno al tufo tonalità dorata.
Si rientra quindi
verso Lipari centro.