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Home Lipari Escursioni Una gita a piedi

Dalle cave di Caolino, vicino alle fumarole, si deve discendere di quota seguendo ciò che rimane di una strada, mai completata, che si voleva costruire per permettere agli automezzi di raggiungere lo miniera di caolino dal mare.
In meno di 20 minuti si discende il vallone, in un ambiente davvero selvaggio e solitario. Raggiunto il pianoro, una stradella sterrata costiera conduce, a sinistra, alle terme di San Calogero in 40 minuti. La si imbocca, invece, a destra e, dopo poche decine di metri, si segue una debole traccia che piega a sinistra, verso il mare e che raggiunge un angolo di paradiso, meta solo di quei pochi liparoti che amano la tranquillità e la solitudine conquistate dopo lunghe passeggiate.
Alla fine della traccia si è in cima a punta Palmeto, dove si riconoscono i resti di una torre di avvistamento saracena in pietra lavica. La punta forma verso settentrione una piccola baia nella quale svettano i faraglioni chiamati Le Torricelle.
Sul lato opposto si può scendere al mare e fare il bagno in totale solitudine e in un mare limpidissimo. Si segue quindi a sinistra lo costa rocciosa che offre una seconda ed ampia baia a picco. Dopo i resti di un manufatto in mattoni (forse un abbeveratoio) si incontra e si attraversa il letto lavico di un torrente e si prosegue sino a ritrovare la stradella e lo si percorre verso sud in un silenzio assoluto.
La stradella attraversa quelli che un tempo erano grandi campi di orzo e di frumento prima di raggiungere lo splendida cala Fico, con altri grandi faraglioni più vicini alla terraferma. Il sentiero sale leggermente di quota e punta verso l'interno.
Si incontra un uliveto e, sulla sinistra, si può imboccare una scorciatoia che evita un largo giro. Questo sentiero è molto antico e in gran parte lastricato di pietre.

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