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Sul versante sud-occidentale dell’isola sorge il piccolo villaggio di Ginostra. Questa località, non essendo collegata via terra con il centro principale in quanto attraversata a nord dalla Sciara del Fuoco e a sud da grossi canaloni sabbiosi e rocciosi che scendono a picco sul mare, è raggiungibile esclusivamente via mare attraverso il suo minuscolo porto, chiamato il Pertuso.

Qui non esistono strade ma solo scalinate e sentieri che conducono alle case, tutte rigorosamente in stile eoliano, con vecchi forni a cupola, cisterne, palmenti e terrazzi. Gli abitanti, circa 200 durante l’estate, si riducono a poco più di una ventina in inverno, quando si corre spesso il rischio di rimanere isolati a causa delle condizioni del mare, che non permettono l’arrivo di navi e imbarcazioni. Non esiste un vero attracco né una banchina, ma un piccolo scalo fra gli scogli il Pertuso, appunto, al quale può accedere solo una barca alla volta e può accogliere una decina di piccole imbarcazioni: le navi e gli aliscafi si fermano in mare e vengono affiancati da barche che traghettano sull’isola i passeggeri e il carico.

 

Una scalinata porta al monumento ai caduti da cui si gode uno splendido panorama. Da qui parte un sentiero che conduce a punta Lazzaro, utilizzata come scalo secondario quando il vento di ponente rende difficoltosa l’entrata a Pertuso. Poco oltre la punta, il sentiero scende alle secche di Lazzaro, con grotte, anfratti e fondali tra i più belli dell’isola.

 

L’impianto di energia elettrica di Ginostra è stato ultimato, in occasione dell’inizio del Festival di Sanremo del 2004, che per la prima volta ha potuto essere seguito dai residenti in televisione. Si tratta di un impianto fotovoltaico da 100 kW con una rete di distribuzione in bassa tensione, interamente interrata, che si estende per 5000 metri ed alimenta complessivamente le 140 utenze dell’isola. Un gruppo diesel entra in funzione solo in caso di prolungata assenza di sole.
Innegabili i vantaggi per l’ambiente; si prevede che non meno del 90% dell’energia elettrica che sarà consumata a Ginostra sarà di origine fotovoltaica. Verranno così dismessi i generatori diesel privati, ormai assolutamente insufficienti per far fronte all’attuale richiesta di elettricità. I lavori per la realizzazione della centrale sono durati 7 mesi.
La realizzazione dell’impianto è stata possibile grazie all’azione congiunta della Regione Siciliana, attraverso gli Assessorati Industria e Territorio, del Ministero dell’Ambiente, del Comune di Lipari e di Enel. I cittadini di Ginostra hanno scelto di mantenere comunque l'aspetto originario e antico delle vie di questa frazione di Stromboli: l'energia servirà solo le abitazioni, ma non l'illuminazione pubblica.

 

Quando il vulcano si sveglia periodicamente, gli abitanti di Ginostra, troppo vicini alla Sciara del Fuoco, vengono fatti evacuare fino a quando, terminata l'attività parossistica di Stromboli, possono ritornare alle loro case, veri e propri eremi di quiete, ai quali nessuno di loro saprebbe rinunciare.

 

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