L'escursione ai crateri di Stromboli è un'esperienza
unica ed affascinante che consente di ammirare un incomparabile
spettacolo naturale. Per raggiungere i punti di osservazione
dei crateri, una persona in discrete condizioni fisiche impiega
circa tre ore. E’ consigliabile salire nel tardo pomeriggio
per arrivare in vetta, a quota 900 m., al tramonto.
Il punto di partenza è dal sentiero che da San Bartolo si snoda in leggera
pendenza verso il Semaforo di punta Labronzo. Inizialmente si percorre un ampio
sentiero lastricato, poi la via diventa più ripida, a mano a mano che
ci si avvicina alla sommità. Una deviazione conduce all’Osservatorio,
la cui terrazza è un buon punto di osservazione per chi non intende
salire fino in cima. Da qui si può ammirare dal basso l’impressionante
parete della Sciara del Fuoco con le esplosioni più potenti, accompagnate
dal rumore dei brandelli di lava che rotolano giù a valle e dal tonfo
finale che si ha quando, arrivati al contatto con l'acqua per la brusca variazione
di temperatura, i brandelli diverranno vetro vulcanico.
Proseguendo, a mano a mano che si sale, la vegetazione si fa rada e il sentiero
si inerpica su terreni scivolosi. Quasi sulla sommità si incontrano
alcuni “fortini” costruiti con rocce vulcaniche, che servono a
riparare dal vento chi decide di fermarsi durante la notte. Raggiunto il Pizzo
(918 m.) non resta che sedersi a terra sulle ceneri e guardare: circa un centinaio
di metri più in basso si aprono 11 bocche di dimensioni molto varie
che ritmicamente producono forti boati e lanciano in aria lapilli, disegnando
incredibili fuochi pirotecnici naturali. Per la discesa si segue un altro sentiero,
tutto sabbioso; la durata è di un paio di ore.