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Indagini termiche, strutturali e di geologia sull'isola di Panarea
 

Nella giornata del 4-11-2002 è stato eseguito un sopralluogo con elicottero e con la motovedetta della Guardia Costiera, sull'Isola di Panarea e nell'area di Lisca Bianca-Dattilo-Bottero. Il 3-11 in questa zona, era stato osservato un incremento significativo dell'attività esalativa. I pescatori, nelle prime ore del mattino, segnalavano, nell'area di Lisca Bianca-Dattilo-Bottero, gorghi e mare in ribollimento, pesci morti in superficie ed intenso odore di zolfo. La segnalazione veniva confermata da un primo sopralluogo della Protezione Civile avvenuto nella tarda mattinata. Nella giornata del 4, tra Lisca Bianca e Lisca Nera, erano visibili tre aree, ampie qualche centinaio di metri, con colore del mare vistosamente più chiaro. In esse era evidente una intensa risalita di bolle di gas. La prima area era quella tradizionalmente conosciuta dai sub per la presenza di un'attività fumarolica persistente. La seconda area, posta immediatamente ad ovest di Bottaro, era allungata in direzione SSE. In superficie era visibile un solo punto dove le bolle, di dimensioni metriche, risalivano con notevole vigore. La terza area, copriva una superficie decisamente più piccola rispetto alle precedenti, ed è posta invece a SW della precedente. Nel corso del sopralluogo sono state effettuate riprese con la telecamera termica, campionamento delle acque e misure dirette di temperature. Le misure de temperature e le immagini termiche indicano che non esiste un'apprezzabile anomalia termica. Le temperature delle acque (22-23°C) misurate nei pressi dei punti di degassamento non risultano essere significativamente diverse da quelle misurate presso il molo dell'isola. Il ph dell'acqua risulta essere di circa 5.6-5.7 significativamente diverso da quello dell'acqua di mare. Nel corso del sopralluogo è stata anche visitata la spiaggia della Calcara, per verificare eventuali variazioni nell'attività fumarolica. In essa non osservano variazioni apprezzabili nella localizzazione delle fumarole e nella temperature. La temperatura massima misurata (100°C) non differisce significativamente da quelle riportate nel passato. Infine sono risultate prive di fondamento le notizie pervenute nella giornata del 3 circa l'esistenza di importanti fenomeni di fessurazione del terreno nell'isola di Panarea.


Il sopralluogo del 5-11-2002: indagini termiche, strutturali e di geologia marina

Il 5-11 si osservava un notevole decremento sia dell'area interessata ai fenomeni esalativi e sia dell'intensità del degassamento. In particolare risultava particolarmente evidente l'arrivo in superficie di bolle nella area immediate a ovest di Bottaro. Le indagine termiche ancora una volta non evidenziavano anomalie significative.
 

Inquadramento geologico e notizie storiche

Panarea è la più piccola delle isole Eolie. Essa rappresenta la parte affiorante di ciò che resta di uno dei più grandi ed antichi vulcani dell'arcipelago, attualmente sede solo di fenomeni tardo-vulcanici. Era già attivo circa 600.000 anni fa e le sue più recente eruzioni sono vecchie di quasi 100.000 anni. L'edificio è costituito da una struttura tronco-conica, per circa 1.500 m da una base lobata, e che si sviluppa prevalentemente ad est dell'isola di Panarea. In quest'area, oltre all'isola di Basiluzzo, un bassofondo tra -5 e -10 m, raccorda secondo una struttura sub-circolare gli scogli di Lisca Nera, Bottaro, Lisca Bianca, Panarelli e Dattilo. Il bassofondo racchiude una vasta depressione, profonda a 30 m. Questa struttura verosimilmente craterica, è sede di un ampio campo fumarolico, ad alta attività, cui si deve una vistosa disposizione di precipitati di zolfo biancastri. Altre notevoli manifestazioni fumaroliche e/o idrotermali sono presenti nei fondali dintorno a Basiluzzo, alla Secca dei Pesci e, sull'isola maggiore, alla Calcara. Lo studioso Déodat de Dolomieu descrive queste attività tardo-vulcaniche nel suo famosissimo "Voyage aux Iles Lipari" (Viaggio alle isole Lipari), nel 1783. Esse erano già note e strutturate per edifici termali, in epoca romane ma, senza dubbio, risalgono a tempi molto più lontani, perché hanno avuto il tempo di alterare profondamente gli scogli che fanno corona al probabile cratere sommerso

 

Articolo pubblicato dall'Instituto di Geologia e Vulcanologia di Catania "Attività

di emissioni di gas nell'area di Lisca Bianca-Dattilo-Bottaro-Panarea" Lanzafame G., Lodato L., Pompilio M. con la collaborazione del Dr Russo geologo in Lipari.

 

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