In questa zona, Contrada Diana, pianoro alluvionale
posto alla base della rocca del Castello, originariamente si
stendeva l’abitato del Neolitico Superiore sul quale si
sono impiantate successivamente la necropoli greca e quella romana,
venute alla luce in seguito all’indagine archeologica condotta
dal celebre archeologo Paolo Orsi nel 1928.
Nel parco archeologico sono stati ricostruiti numerosi sarcofagi, che risalgono
al IV-II sec. a.C., e tombe appartenenti all’epoca greco-romana.