E senz’altro un esperienza da non perdere.
Il tratto di costa più bello ed esaltante è quello
che da terra si osserva dal Belvedere di Quattrocchi, ma guardarlo
dal mare è un esperienza spettacolare. L’incanto inizia
non appena superato l’istmo (largo 800 metri) che divide
Lipari da Vulcano.
Doppiata punta Crapazza è la volta della
spiaggetta di Vinci e dei grandi scogli di Pietra Lunga e Pietra
Menalda. Segue la punta del Perciato, un promontorio di roccia
stratificata e forata dal mare. E ancora la Pietracacata (colpevoli
del sopranome sono i gabbiani) e gli scogli Le Formiche.
Quindi è la
volta delle pareti a picco della scoglie di monte Guardia, oltre
punta Jacopo, la spiaggia di ghiaia di Valle Muria.
In breve si
raggiunge e si osserva dal mare il tratto di scosta che si può percorrere
via terra lungo il sentiero caolino con la Pietra del Bagno, Cala
Fico, la Baia disegnata da punta del Cugno Lungo e, infine, gli
scogli Le Torricelle.
Poi la costa rocciosa scorre continua, punteggiata
da scogli fino alle spiagge di Acquacalda e al tratto di costa
degradato dall’attività estrattiva della pomice. Si
lasciano i pontili di ferro per l’attracco delle navi da
carico e si rientra a Lipari doppiando il capo Monterosa, su cui è in
atto un rimboschimento.
Chi preferisce i silenzi che si godono sotto il mare ha a disposizione
numerosi operatori che offrono escursioni assistenza al diving,
ricarica di bombole
e corsi sub.
Eccezionale l’esplorazione dei fondali di pomice di Punta
Castagna, oppure alla secca del Bagno con i suoi faraglioni sommersi a 30
metri di profondità, ricca di gorgonie e di pesci.