La macchina da presa ha giocato un ruolo importante
nella scoperta delle isole Eolie da parte dei turisti.
Documentari della Panaria Film
A
cominciare dalla fine degli anni '40, la Panaria Film girò una
serie di documentari sulle isole Eolie (Bianche Eolie,
Isole di Cenere, Cacciatori Sottomarini) con le
prime riprese subacquee in assoluto.
La Panaria lega la sua storia a quella di
quattro giovani: Francesco Alliata di Villafranca, Quintino
di Napoli, Pietro Moncada e Renzo Avanzo (cugino di Rossellini,
giunto a Palermo con la moglie Uberta Visconti, sorella di
Luchino). Per lungo tempo ha fatto parte del gruppo anche
Fosco Maraini, le cui splendide immagini fotografiche costituiscono
gran parte del patrimonio dell'Archivio.
Quelli della Panaria Film furono dei veri
e propri pionieri delle ripresa subacquea, degli appassionati
di immersione (i Cacciatori sottomarini) che perseguirono
e realizzarono il sogno di mostrare a chi rimaneva in superficie
lo splendido mondo degli abissi.
All'inizio utilizzavano tecniche fantasiose, rudimentali e artigianali, - come
quella di costruire uno scafandro per la macchina da presa - si immergevano
in apnea e rischiavano la loro stessa vita per pochi secondi di ripresa. Ma,
a poco a poco, le loro tecniche si sono affinarono e il loro contributo, di
livello ormai innegabilmente professionale, servì al regista Dieterle
per girare alcune scene di "Vulcano", un cult del 1950 con Anna Magnani.
I loro lavori furono presentati a numerosi festival internazionali di cinematografia
e cinema sperimentale. |
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Stromboli e Vulcano
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Poi a seguire nel 1949 registi
come Roberto Rossellini e William Dieterle girarono quasi contemporaneamente
i film "Stromboli" (1949) e "Vulcano" (1950) ,
scegliendo per i ruoli principali le dive del momento, Ingrid
Bergman ed Anna Magnani.
Questi film, uniti allo scandalo per la relazione tra la
Bergman e Rossellini, esplosa durante le riprese di "Stromboli, terra di Dio", che per questa
nuova storia d'amore abbandonava la Magnani, creava il mito delle Eolie "isole
selvagge". Ne parlarono per settimane tutti i giornali del tempo e fecero
conoscere le Isole Eolie in tutto il mondo. |
L'avventura
E' del 1960 "L'avventura" di
Antonioni, film drammatico in cui i protagonisti vivono una
crociera nella zona delle isole Eolie, nell'incanto di superbe
vedute marine. |
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Kaos
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Passano poi più di
vent'anni sino al 1983, quando i fratelli Taviani ambientarono
nelle cave
di pomice di Porticello e nella zona di Punta castagna a
Lipari, uno degli
episodi del film "Kaos", dal titolo "Colloquio
con la Madre". |
Caro Diario
Poi negli anni novanta
il regista Nanni Moretti ha scelto di nuovo le Eolie nel film "Caro
diario" (1994) raccontandole non come sono
nella realtà ma utilizzandole come palcoscenico di microcosmi
rappresentativi della società attuale in cui le problematiche
del mondo moderno vengono deformate ed esasperate portandone
le conseguenze all'eccesso (dalla caotica Lipari all'isolata
Alicudi, da Salina in balìa dei figli unici alla snob
Panarea, sino ad una Stromboli che rifiuta il turismo). |
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Il postino
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Al contrario il regista
ed attore Massimo Troisi ne esaltò il lato poetico,
girando nel borgo di Pollara a Salina gran parte del proprio
ultimo film "Il postino" (1994),
candidato al premio Oscar quale miglior film. |
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I
films
Panaria
Film (1947)
Stromboli (1949)
Vulcano (1950)
L'avventura (1960)
Kaos (1963)
Caro
Diario (1994)
Il
postino (1994) |