Alicudi era chiamata Ericusa, a causa delle boscaglie
di eriche di cui è ammantata buona parte dell'isola. L'isola è costituita
da un vulcano a strato complesso. Nella parte sud-occidentale esso è coperto
da alcuni vulcanelli con cupole di ristagno. Ad Alicudi non si
manifestano fenomeni endogeni né si riscontrano tracce di
attività recente.
Alicudi ha forma di tronco di cono e culmina col Filo
dell'Arpa o Timpone della Montagnola (m 662). Il pendio occidentale
dell'isola è ripido e disabitato; quello orientale è costituito
da ripiani e disseminato di case tra le quali si leva, in pittoresca posizione,
la chiesa di San Bartolomeo.
Caratteristici il Serro della Farcona, cinto da alti precipizi e il Timpone
delle Femmine, ubicato anche in località impervia: qui si rifugiavano
le donne durante le scorrerie saracene.
Circumnavigando l'isola, si ammirano pendici terrazzate coperte da cespugli
e da fichi d'India, alte coste con stratificazioni di rocce nere e conglomerato
rossastro; forre, valloni e un susseguirsi di alti precipizi.
Un abitato delle fasi iniziali della cultura di Capo Graziano (XXIX -XXVII
secolo a.C.) doveva estendersi vicino al porto, in contrada Pantalucci fino
al torrione della contrada Fucile.
Frammenti ceramici di età romana si trovano sparsi sulla costa orientale
dell'isola.